Idi di Marzo

Scossi la testa e sgranai gli occhi.
Attraverso il filtro grigio
delle mie ciglia scorsi i suoi dolci
lineamenti color latte di mandorla
e le carnose labbra di amarena.

Gli occhi incorniciati dal suo solito
trucco nero parevano raccontare
una storia impossibile da tradurre
in parole, fatta di gesti impercettibili
e di intensi sguardi:

una storia triste,
che cerca disperatamente
un sereno finale.
Non meriti un attimo
dei miei pensieri,
eppure non riesco
a dimenticarti davvero.

Non meriti un attimo
dei miei pensieri,
rumore di fondo
nella mia mente.

Mi urli che mi ami,
ma non hai amato
nientโ€™altro
che te stessa.
Come una fredda brezza
che si alza leggera
tra i tuoi capelli, arriva
lโ€™inverno.

Trasuda di ricordi
e di caldi abbracci,
di lenzuola che attendono
la notte.

Oscura, ricolma
di paure, e di chiari
silenzi che raccolgono
i pensieri.

Scorrono lenti,
e lentamente
tremano, come te
nellโ€™inverno.
Ci ho provato,
ci ho provato davvero
a odiarti,
ma non riesco.

Ora non provo
piรน rabbia,
ma solo una placida
malinconia,

a cui mi ero abituato,
prima di te.
Rubi attimi dโ€™amore
e li sotterri
come occulti membra fredde
nella terra.

Rubi attimi di gioia
e li trasformi
come terremoti di sogno
nei ricordi.

Rubi secoli dโ€™amore
meritavo davvero
la censura di ogni cosa?
Corri:
fermati come si ferma
una raffica di vento
tra le mie braccia.

Inquieta:
travolgimi nel mare
delle tue abitudini
cospargendomi di sale le labbra.

Dimentica ogni attimo
della tua vita precedente
che non riesci a ricordare.

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